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EXPO 2015 – Milano
Partecipare ad una Esposizione Universale è sempre stato un desiderio che avrei voluto realizzare, magari in altre Nazioni, ma ovviamente “varie difficoltà” me lo hanno impedito! Avendo avuto l’opportunità di un tale evento in Italia, ne ho approfittato e, così, nel 2015 ho avuto il piacere di poter dedicare 3 giorni delle mie vacanze alla visita dell’EXPO 2015 a Milano.
Anche se debbo confessare che la “visita” è stata abbastanza faticosa per le tante file che ho dovuto fare per l’ingresso ai Padiglioni (alcune di diverse ore), pur tuttavia, è stata un’esperienza assai appagante in cui l’entusiasmo e la curiosità sono sempre cresciute tanto che mi sarebbe piaciuto soggiornare a Milano qualche giorno in più per visitare altri padiglioni (oltre quelli da me visitati) vuoi di giorno, vuoi di sera in cui l’entusiasmo si è ulteriormente implementato per tanti colori e luci che si susseguivano dall’imbrunire alla sera vera e propria fino all’ora della chiusura ( h.21,00).
Comunque, altrettanto bella e assai coinvolgente è stata la grandissima presenza di migliaia di visitatori (me compreso) che ogni giorno, all’apertura, si presentavamo davanti i tornelli aspettando pazientemente (senza alcuna minima protesta) la convalida dei biglietti (acquistati sul posto o tramite agenzie) ed il Check di controllo delle borse. Subito dopo, con passo veloce ma ordinato, i visitatori si recavano presso i padiglioni “più gettonati” o non ancora visitati per mettersi in fila, attendere il turno per entrare, magari chiacchierando amenamente.
Ebbene, anche se ogni giorno i visitatori erano centinaia di migliaia, pur tuttavia non ho mai avuto la sensazione di “compressione” perché c’era un continuo movimento di “persone gioiose” (non di “folla”) che si spostavano da un Padiglione all’altro continuamente, da un Cluster (Caffè, Cioccolato ad es.) all’altro. Non parliamo poi all’ora di pranzo (h.12 – 14) o quella di Cena (18 – 20) in cui si riempivano immediatamente i Punti di ristoro (con “cibi” tipici delle Regioni Italiane) e alcuni all’interno di padiglioni dove si potevano assaggiare piatti “Etnici” [Nepal, Argentina, Giappone (in particolare) ad es.]. Posti affollati, sì, ma sempre ordinati, puliti, ben organizzati con tempi di attesa accettabili e, fatto importante con cibi “Ben cucinati”. I numerosissimi visitatori “solo” serali, poi, sostavano in questi Punti magari davanti un piatto di Prosciutto ed un calice di Prosecco per andare successivamente a sedersi sulla platea intorno all’ Albero della Vita nel Settore Italiano ed assistere alle magiche rappresentazioni di Luci , Colori e Musica con cui si “muovevano” i Getti d’acqua.
Veramente una bellissima esperienza, sicuramente anche fotografica, che mi auguro sia stata ben rappresentata dalle immagini proposte.
Ennio Demori