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Un Tema fotografico che ho sviluppato dopo aver partecipato ad un Portfolio (suggerito da un Maestro della fotografia) con tre fotogrammi presenti in questa presentazione. Un tema peraltro difficile perché legato ad una precisa scelta fotografica:
1) Per il Tema stesso assai variegato nella scelta dei contrasti, sia che si fotografi in Bianco e Nero, oppure a Colori, poiché (anche se sembra ovvio) Luci ed Ombre sono indissolubilmente “legati” alla luminosità ambientale (al chiuso o all’aperto) in ragione alla “Quantità” di luce in cui il fotografo si trovi immerso al momento dello Scatto che non “deve” essere conseguente, a mio avviso, solo dell’automatismo “eventualmente” impostato nella Fotocamera (meglio in “Manuale”), ma anche dell’effetto finale e, naturalmente, delle “sensazioni” finali che il Fotogramma medesimo potrà suscitare in modo da “superare”, così, la apparente “Banalità” di Luce-
2) Per mantenere la “Singolarità” del fotogramma, “sfruttando” le Architetture e i “Disegni” che la Luce sa mettere in evidenza nelle diverse Ore del giorno, nelle diverse Stagioni, nei diversi Luoghi, nelle diverse Latitudini, nei diversi “Ambienti Naturali” o “Artificiali”. Ovviamente, in relazione a quanto detto prima, dobbiamo abituarci ad Utilizzare le Fotocamere e gli obiettivi che abbiamo a disposizione per potere “Esaltare” quelle Architetture e quei Disegni che, personalmente, mi affascinano molto.
3) Per la scelta del Bianco e Nero o del Colore. In questa scelta si è sempre innestato un dibattito fra i Fotografi e ho notato che, negli ultimi anni, anche nel “Mondo digitale”, il Bianco e Nero ha ripreso vigore; un vigore, per conto mio, anche eccessivo quando Belle Immagini “Nate” nel Colore, tramite” Trasformazioni digitali”, vengono presentate in Bianco e Nero. Riconosco senz’altro che per molti “Lavori fotografici” il Bianco e Nero è fondamentale perché riesce ad “Entrare”, nella mente di chi guarda, in maniera straordinaria, pur tuttavia pensare di “Sottovalutare” il Colore riducendolo (nei giudizi di molti autori) ad una mera “registrazione fotografica”, per me è un grande errore; molte volte, ad esempio, “Vedute panoramiche” e “Paesaggi” a colori sono stati “definiti” come “Foto Cartoline” (con l’intento del declassamento nel giudizio), mentre la stessa immagine “trasformata” in Bianco e Nero è divenuto “quasi” un capolavoro. Mi riprometto di chiedere, o scoprire, cosa significa veramente “Foto Cartolina” quasi fossimo ai “tempi” delle “cartoline illustrate” spedite un tempo a parenti ed amici durante le vacanze. Lo vorrei scoprire perché, in tal caso, verrebbero “Declassati” tanti insuperabili Pittori i cui “Paesaggi” (a Colori) fanno “Bella mostra” nei maggiori Musei del Mondo.
Ennio Demori